Ci siamo abituati a vedere le loro opere sbocciare nelle aree urbane abbandonate o alle periferie delle grandi città dove il contesto urbano lascia spazio a zone di contaminazione sociale.
Sempre schivi, si aggirano quasi come fantasmi e lasciano opere che muovono domande, toccano tasti sensibili e non sempre sono accolte in modo positivo, sono solo imbrattamuri si dice, per questo spesso osteggiati per la loro posizione di ribellione verso la società, non amano la notorietà e creano ai confini della legalità opere fantastiche.
Ho chiesto a loro di giocare con me usando delle Polaroid che ho modificato sul posto, un medium che poteva avvicinare il loro modo di vedere e creare, ed è cosi che ho immaginato i loro ritratti